lunedì 20 agosto 2012

Verso la maturità


Ariel Pink è uno che, da come si è descritto lui, non ha alcun tipo di talento e non sa suonare alcun strumento. E' semplicemente disturbato. Sì certo, anche Cheyenne aka Sean Penn in This Must Be The Place dice che è "disturbato, non-sa-bene-da-cosa, ma è disturbato" eppure sa benissimo che è l'aver ignorato il padre per quasi trent'anni che lo disturba. Così come Ariel Pink sa benissimo che prima del 2010 non ha prodotto niente che sia degno di nota. Che poi se non fosse per l'hype che si era creato attorno a Before Today manco sapevo che esistesse. Ma sono quegli ascolti che subito, a primo impatto ti fanno sentire un coglione. Round and Round, ad esempio, era bellissima e quella bellezza è stata trasmessa in Mature Themes, il nuovo album che esce oggi. Appunto, il disturbo, quello di non averne azzeccata mezza per quasi otto anni, ma lo stesso che ti ha portato a una maturità così consapevole da doverla sbattere anche sul titolo dell'album. Appunto, il sentirsi coglioni al primo ascolto, perché convinto che uno disturbato c'è riuscito un'altra volta con un disco, lo ridico, maturo, che va in crescendo e termina culminando in Baby, cover di un gruppo di fine '70s anch'esso tormentato. La rivisitazione sta alla base di questo album che incrocia la sporcizia del lo-fi con la psichedelia e un pop vintage alla continua ricerca di una perfezione deviata dal voler comunque sembrare un po' indie. Insomma Ariel Pink è uno che fa tutte le cose sbagliate per produrre grandi cose e ci riesce alla grande. Per lui è un disturbo, per me è genialità.

Altri dischi recenti:
Yeasayer - Fragrant World (Un flop, peccato)
Bloc Party - Four (Dopo Silent Alarm sono andati sempre più in basso e questo disco non ho nemmeno intenzione di sentirlo)
Jessie Ware - Devotion (Voce pop, base elettro. Ha collaborato con SBTRK, da sentire)
Four Tet - Pink (Ennesimo capolavoro)

Track: Ariel Pink's Haunted Graffiti - Baby (live)

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