mercoledì 4 settembre 2013

INDEFINITE HIATUS


MAGARI NON S'E' CAPITO E LO SCRIVO BELLO GRANDE, MA IL BLOG NON LO AGGIORNO DA UN PO' E PROBABILMENTE NON VERRA' AGGIORNATO PIU'.

GRAZIE A CHI HA MANDATO E CONTINUA A MANDARE RICHIESTE DI RECENSIONI. NON NE VERRANNO PIU' FATTE.

ECCO PERCHE' NON RISPONDO ALLE MAIL.

BYE BYE.

giovedì 4 aprile 2013

Two More Canvases


Firenze come Londra o NY. L'avreste mai detto? Storicamente e culturalmente sono certo di no, chi lo farebbe. Ma se vi dicessero che cinque ragazzi fiorentini (o giù di lì) sembrano scappati da Is This It, bhe, probabilmente nemmeno in questo caso ci credereste. Ascoltare per credere. I Two More Canvases sono un giovanissimo gruppo toscano che fa della proprio giovinezza (tutti tra i 17 e i 19 anni) un'innocente virtù. Innocente perché si lasciano travolgere da quelli che sono le influenze indie degli anni '00s senza opporre troppa resistenza. C'è il garage degli Strokes sì, ma anche tantissimo pop-rock UK. Una personalità ancora grezza, poco definita dalla giovane età, ma su cui si può lavorare puntando forte sulla parti vocali, capaci di passare da essere graffianti (come Casablancas appunto) all'essere dolci e melodiche, il tutto accompagnato da dei bei giri di chitarra. Un EP che promette bene, in attesa di una maturità che magari può anche attendere.

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giovedì 28 marzo 2013

Good luck


Tempo fa, parliamo del 2012, intervistai i Drink To Me, band piemontese uscita con l'album S. L'album in questione finì tra i miei preferiti italiani e addirittura in top 20 a fine anno. Nell'intervista, cinque domande a cui risposero molto gentilmente, parlammo di S, del passato e di "una sorpresa" per il futuro. Poco tempo dopo Marco, il cantante, mi inviò una mail con dentro una sua cover di Franco Battiato e mi chiese di promuoverla un po'. La cover spaccava e un po' di promo era il minimo per ripagare la loro disponibilità. Adesso il suo progetto solista, Cosmo, esce con un disco. E niente, questo post serve per far capire quanto sia contento di aver supportato, seppure in minima parte e con pochi meriti, un progetto nascente e ben lanciato.

Good luck :)

venerdì 15 marzo 2013

Me & Mr. Bowie


David Bowie è uno di quegli artisti inserito nel'immaginario collettivo della musica che, per motivi innati, sono sempre presenti nella vita. Beatles, Rolling Stones, Queen e, appunto, Bowie, sono dal momento in cui nasci nomi che circolano attorno al proprio concetto di musica, anche se magari non si è mai sentita una canzone o un disco, o addirittura non li si è nemmeno mai visti raffigurati in qualche rivista.
Il mio primo approccio con il Duca Bianco, a livello musicale stretto, fu per (ovvi?) motivi pubblicitari: la Volkswagen inserì Heroes nel proprio spot e io ne rimasi estasiato da quel ritornello in crescendo, da quel we can be heroes just for one day così enfatizzato, da quei synth di sottofondo. Lo stesso effetto me lo fece Perfect Day di Lou Reed, altro artista inserito in quell'immaginario collettivo già citato, ma questa è un'altra storia.
Crebbi e Bowie rimase comunque a una certa distanza. Non ero così appassionato di musica da voler approfondire o affrontare una discografia, soprattutto se di un certo spessore. I tempi cambiarono, Rebel Rebel fu quasi una colonna sonora per l'estate, fino a quando non ascoltai finalmente Ziggy Stradust e capii, finalmente, ma anche con un po' di rammarico per non averlo fatto prima, cosa mi ero perso. L'epicità di Starman, le emozioni di Five Years e il glam della titletrack mi aprirono un mondo fatto di arte e trasformismo. E non a caso Bowie è un vero e proprio camaleonte della musica. Dai ritornelli di Changes e Life On Mars, passando per il periodo berlinese di Low fino al pop immerso nella disco di Let's Dance. Non si esagera forse dicendo che David Jones (all'anagrafe) abbia prodotto i singoli migliori al mondo, ma questa è sempre un'altra storia.
Di quello che uscì tra gli anni '90 e il 2003 un po' me ne fregai: Bowie, ormai incastonato tra le icone della musica, stava avvicinandosi a quel periodo di parodia di se stesso. Ma i grandi artisti sanno sempre quando fermarsi. Dieci anni di silenzio. Silenzio misto cecità, perché di Bowie non se n'è più vista traccia. "Sta lavorando a un nuovo disco" disse qualcuno. Non gli si diede troppa importanza.
E' il 2013 ed è il compleanno di David: viene annunciato The Next Day. Il Duca Bianco compie il passo che non aveva mai compiuto: trasforma la vecchiaia in consapevolezza e la riversa nel suo modo di essere. Non più il camaleontico, innovativo artista, ma la celebrazione di se stesso. Dall'innovazione alla rinnovazione. Un omaggio a quella che è stata Berlino, un omaggio a quello che è stato forse il periodo di massimo splendore di David Bowie. A testimonianza di ciò la copertina di Heroes, mio punto di partenza, coperta dalla scritta The Next Day inscritta in un quadrato bianco. Il giorno dopo, il next step. Omaggiarsi e omaggiare sì, ma con uno sguardo al futuro, come sempre ha fatto, e l'occhio vigile al presente, ponendosi la domanda più emblematica che l'uomo si sia mai posto negli ultimi vent'anni: Where Are We Now?


sabato 9 marzo 2013

Cominciò così


Cominciò così, con un 9.1, un esame universitario a buon fine e questo disco come colonna sonora di una piovosa giornata primaverile. A quasi un anno di distanza siamo al punto di partenza: oggi c'è la pioggia, affronterò un viaggio verso un'altra città (non per un esame) e ci saranno i Beach House. Sta volta su un palco, non nello stereo. Anello che si chiude? Non lo so. E' vero che questo blog è un po' trascurato ma non ho intenzione di chiuderlo. Ha portato solo belle cose. Ne porterà ancora. E' quello che voglio.

E' quello che desidero.


venerdì 1 marzo 2013

The Next Day in streaming


Manca poco. The Next Day, il nuovo inaspettato album di David Bowie uscirà a breve. E intanto su iTunes è possibile sentire TUTTO il nuovo lavoro del Duca Bianco. Sì esatto. Qui sotto il link e una playlist per celebrare il tutto. Enjoy.

THE NEXT DAY - FULL STREAMING


mercoledì 27 febbraio 2013

Stephane TV


Spesso e volentieri se si pensa al pop si giunge a conclusioni poco positive e semplicistiche. Un giudizio modellato soprattutto dal trattamento dei media e dalla ridondante abbondanza di offerte. I Stephane TV con il loro secondo EP, che segue l'ottimo successo del precedente, portano il pop rock a un livello qualitativo piuttosto alto. Melodici e gradevoli, in quattro brani i Stephane TV creano atmosfere sognanti. Un EP come questo meriterebbe l'attenzione di radio e rotazioni musicali in tv, con una maturità accresciuta a livello indipendente da fare invidia a chi è già alla portata delle orecchie di tutti, mentre questi quattro ragazzi si limitano umilmente a far girare il proprio materiale digitalmente poiché ritengono il digitale l'unico mezzo possibile per poter emergere. Paradossale sì, ma per fortuna la rete ci offre occasioni come questa. Se c'è giustizia, un giorno sentiremo parlare anche di loro in radio.

Qui il link Bandcamp per ascoltare/scaricare l'EP.

mercoledì 20 febbraio 2013

Un po' di Bonzo


Mettete un po' di Bonzo alle vostre canzoni. Con l'applicazione promossa da Consequence Of Sound infatti potete caricare le vostre canzoni o modificare quelle già impostate mettendo il tocco unico di John Bohnam alla batteria. Esistono varie modalità di batteria dell'indimenticato batterista dei Led Zeppelin e potete provarle tutte.
Seguite le istruzione al link qui sotto:

Bonhameizer

mercoledì 13 febbraio 2013

Arriva Spotify: playlist


Con l'inizio di quella grandissima farsa chiamata Sanremo, il festival della canzonetta italiana, in cui si fa tutto tranne che musica, non tutto il male viene per nuocere. Infatti con l'avvio dell'edizione che ogni anno si spera sia l'ultima è stato portato in Italia, in ritardo rispetto ad altri paesi, Spotify. Musica gratis in streaming in cui si trova quasi tutto. Potete (dovete!) scaricarlo gratuitamente qui, creare playlist e ascoltare quelle degli amici. In attesa che la svampita mediocre di turno mi venga a commentare una qualsiasi "canzone" di Sanremo con la solida argomentazione "Ma è bellissima! Hai sentito che voce?! E le parole?!", ho creato una playlist proprio su Spotify con alcuni brani tratti dagli album usciti da gennaio fino a questa metà di febbraio. C'è un po' di tutto: dall'indie folk al psych-pop, pure un pezzo hip hop e uno di un gruppo italiano. Enjoy.


sabato 9 febbraio 2013

Piano For Airport


Ecco, per un amante dei Radiohead come me cominciare ad ascoltare un EP con un pezzo intitolato I've Just Killed Thom Yorke non è il massimo della simpatia. Ma Thom York Per fortuna è vivo, e i Piano For Airport con il loro secondo EP EYHO fanno rivivere parzialmente nella loro musica la band inglese, soprattutto nei giri di basso. Ma non sono i Radiohead l'accostamento principale a cui farei riferimento, piuttosto citerei un'altra band italiana: gli Aucan, seppur nell'intro di Farewell ritroviamo i redivivi Postal Service di Ben Gibbard. Ma andando avanti con l'ascolto del disco è il glitch ad avanzare a sfavore delle sonorità rock dei primi due pezzi. Questi ragazzi di Roma ci sanno fare e non a caso hanno aperto a una band di livello come gli Hercules & Love Affair. Come tanti altri, i Piano For Airport tracciano i nuovi trend dell'elettronica e ci stanno dentro alla grande.

Qui potete ascoltare e scaricare l'EP della band.

domenica 3 febbraio 2013

2 a.m.


Poco tempo fa sulle righe di questo blog si è parlato abbastanza bene dell'esordio dei Newglads, giovane band bolognese alle prese con il britpop. Quello che mi colpì fu il saper amalgamare varie influenze anni '90 e renderle contemporanee, pur sempre tenendo aperta una vena revival. I 2 a.m., duo di Senigallia accomunato oltre dall'omonomia delle iniziali (a.m. sono le iniziali dei nomi e cognomi dei componenti) anche da una forte e viscerale passione verso il britpop. Passione che si è riversata completamente in Parallel Worlds, loro secondo EP. Non c'è dubbio che la loro fonte di ispirazione principale siano gli Oasis: oltre che ad assomigliargli fisicamente alcune tracce sono tipicamente gallagheriane (Axl's Song e Live From a Parallel World su tutte). Purtroppo ciò che accade in questo EP di sei tracce è una totale sfuggita di controllo di quelle che sono le influenze e di quello che dovrebbero essere. Spesso si cade in una sorta di parodia che non porta nulla di nuovo. Il consiglio di chi ascolta potrebbe essere quello di ragionare di più sulle proprie influenze e saperle filtrare per poi poter dare quel tocca di personalità che differenzia dal resto. Insomma, le 2 a.m. intese come orario tardo-notturno potrebbero essere un'occasione per cogliere i consigli e lavorare su una base fatta di passioni già solida.

Qui potete ascoltare e scaricare l'EP dei 2 a.m.

sabato 2 febbraio 2013

Absolute Indie Rock


Ho sempre considerato l'indie-rock, inteso come genere (massì, etichettiamo tutto) e non come etica, come quello di inizio anni '90. L'indie-rock come movimento e non come fenomeno, in evoluzione e non come passaggio. Di dischi indie-rock se ne trovano pochi in giro, quasi nessuno. A Supposedly Fun Thing We'll Probably Do Again è il lunghissimo e articolato titolo dell'LP d'esordio degli Absolute Red, una giovane e promettente band di Bologna che vanta già un'esibizione nello storico Covo Club in apertura di Tying Tiffany. Il disco viaggia sull'onda di quell'indie-rock-movimento che influenzò poi tutti i fenomeni a venire: si sentono richiami a Pavement, Built To Spill e Archers Of Loaf (Embryology e la bella Occasion), ma anche citazioni più recenti come i Libertines o i Babyshambles di Pete Doherty (soprattutto in Sunday), mentre in Bathroom Whistling strizzano l'occhio agli Eels. Poi vedi che c'è una traccia intitolata '90s Call e capisci che i riferimenti non sono casuali. Come suggerisce il titolo, l'album è una cosa divertente che probabilmente gli Absolute Red faranno di nuovo.

mercoledì 30 gennaio 2013

Britpop is (not) dead


Sono da sempre un grande ascoltatore del britpop. E da ascoltatore quasi fanboy sostengo con piena convinzione la morte del britpop nella seconda metà degli anni '90 per motivi mediatici che hanno influenzato troppo una delizia musicale come non si sentiva da anni. Credo invece nei revival. Mi piace sentire le influenze passate sfociare in musica nuova. Here There Anywhere Like You è un disco tremendamente influenzato dal britpop, ma non è un disco britpop. Innanzitutto perché sono italiani, seconda cosa perché come detto prima il britpop è morto. I Newglads, giovane band bolognese, fa rivivere in 7 tracce coinvolgenti il bello degli anni '90 inglesi. All In A Row ha un ritmo Blur, Stand Till You Fall strizza l'occhio ai rivali Oasis soprattutto nel ritornello. Vocalmente ben eseguito e coinvolgente, con accostamenti ai Boo Radleys e Ash. I titoli poi sono pieni di riferimenti british: rains, morning, winding sono più che altro mancuniani. Album breve, forse troppo, perché è bello al punto di volerne sentire di più, di rivivere ancora l'euforia del britpop. Buon esordio, nulla di nuovo, ma piacevole da sentire e risentire.

Dal loro sito ufficiale potete scaricare l'album: qui.

lunedì 28 gennaio 2013

Brothers In Law: American Beauty


Parafrasando il film American Beauty: la bellezza è una cosa talmente grande da non poter assimilare e trattenere tutta. Se parte della bellezza si potesse racchiudere in un album di 8 tracce, il tutto si chiamerebbe Hard Times For Dreamers e gli artisti si chiamerebbero Brothers In Law. American Beauty, dicevo, che è un titolo abbastanza emblematico per loro, da distaccarsi dalla trama del film. Il Beauty l'ho appena spiegato, l'American si lega benissimo al loro viaggio in America che intraprenderanno per partecipare al SXSW di Austin. Importeranno un po' di buona musica italiana oltreoceano e con un disco come Hard Times For Dreamers faremo/faranno una buonissima figura.

Oggi potete ascoltare l'esordio dei BIL in streaming su Rockit.

sabato 26 gennaio 2013

Il nuovo pezzo degli Strokes che molti non avrebbero voluto sentire


Ma diciamolo: gli Strokes sono una delle indie band più seguite del secolo scorso e qualsiasi cosa facciano è puntualmente mediatizzata come l'apparizione della Madonna. Proprio ieri, dopo i rumors della radio di Seattle sul presunto nuovo singolo, gli Strokes hanno rilasciato in free download un nuovo pezzo intitolato One Way Trigger. Ovviamente un titolo diverso da quello che dovrebbe essere il singolo. O almeno in molti così speriamo. Se Is This It del 2001 era stato capace di scatenare il fenomeno guitar band grazie alle sue canzoncine orecchiabili, memorabili e alle sue chitarrine, in questo nuovo pezzo paiono irriconoscibili: synth e Casablancas che canta in falsetto, non proprio l'ideale per il suo timbro vocale. One Way Trigger si distacca totalmente dal prototipo di canzone Strokesiana. Orecchiabile sì, ma fino a un certo punto; memorabile molto poco e tanto meno cantabile. Il tutto condito da un'estrema somiglianza con Take On Me degli A-Ha in versione turbo. Nasi storti e facce perplesse, non è quello che ci si aspettava. Piacerà sicuramente ai più, a quelli che della musica in fondo se ne sbattono, che se sono gli Strokes allora il pezzo è bello per forza. Rimaniamo col beneficio del dubbio noi, che della musica ci importa eccome, confidando che questa traccia, non essendo un singolo, sia una presa dal mazzo e che nel contesto del futuro album si leghi bene a tutto il resto. In ogni caso, a me gli Strokes piacciono così.

venerdì 25 gennaio 2013

Anche Coachella non scherza


E subito dopo la line-up del Primavera Sound 2013 arriva quella di Coachella. Che dire, impeccabile pure questa. I nomi li vedete qui sopra e sono molto simili a quelli del PS13, anche se senza quei due-tre gruppi che rendono il festival spagnolo probabilmente il #bestfestivalever: My Bloody Valentine e Jesus & Mary Chain hanno quel fascino in più, bisogna ammetterlo. E soprattutto si trova in Europa.
Attendiamo Glasto, con questi confronti tra line-up che si fa sempre più interessante.

giovedì 24 gennaio 2013

#bestfestivalever




Adam Green & Binki Shapiro, Aliment, Animal Collective, Antònia Font, Apparat plays 'Krieg Und Frieden', The Babies, Band Of Horses, Barry Hogan Dj, Betunizer, Blue Willa, Blur, Bob Mould, Bored Spies, The Bots, The Breeders performing 'Last Splash', Camera Obscura, Cayucas, Chris Cohen, Christopher Owens, DJ Coco, Crime & The City Solution, Crystal Castles, Dan Deacon, Daniel Johnston, Daphni, Daughn Gibson, Daughter, Dead Can Dance, Dead Skeletons, Death Grips, Deerhunter, Degreaser, Delorean, Dexys, DIIV, Dinosaur Jr., Disclosure, Do Make Say Think, Dope Body, El Inquilino Comunista, Ethan Johns, Extraperlo, Fidlar, Fiona Apple, Four Tet, Foxygen, Fred I Son, The Free Fall Band, Fuck Buttons, Fucked Up, Ghostigital, Glass Candy, Goat, Grizzly Bear, Guadalupe Plata, Guardian Alien, Guards, Hal Flavin, Hidrogenesse, Honeybird & The Birdies, Hot Chip, Hot Snakes, How To Dress Well, Jackmaster presents Tweak-A-Holic, James Blake, Jessie Ware, The Jesus And Mary Chain, John Talabot, Jozev Van Wissem & Jim Jarmusch, Killer Mike, King Tuff, The Knife, Kurt Vile & The Violators, L'Hereu Escampa, La Bien Querida, La Brigada, Liars, Local Natives, Los Planetas tocan 'Una semana en el motor de un autobús', Mac DeMarco, The Magician, Manel, Matthew E. White, Meat Puppets, Melody’s Echo Chamber, Menomena, Merchandise, Metz, Mount Eerie, Mulatu Astatke, My Bloody Valentine, Neko Case, Neurosis, Nick Cave & The Bad Seeds, Nick Waterhouse, Nils Frahm, Nurse With Wound, Om, Omar Souleyman, Orchestre Poly Rythmo De Cotonou, Paus, Peace, Phoenix, Pony Bravo, Poolside, The Postal Service, Rodriguez, Roll The Dice, Savages, The Sea And Cake, Sean Nicholas Savage, Shellac, Simian Mobile Disco, Solange, The Suicide Of Western Culture, Swans, Tame Impala, Tarántula, Thee Oh Sees, Tinariwen, Titus Andronicus, Toundra, The Vaccines, White Fence, Wild Nothing, Woods.




I nomi li vedete già nel cartellone qui sopra.




#bestfestivalever?

Poco ci manca. Probabilmente il meglio del meglio che si può trovare nel 2013, più i ritorni di vecchie glorie. E che glorie. Con i MBV sempre più hype-izzati, i Blur sempre più attesi con un album, i Postal Service che rifaranno Give Up, così come i Breeders di Kim Deal rifaranno Last Splash, aggiungeteci i JAMC, Nick Cave che a breve tornerà con un nuovo album, ma anche l'inaspettata presenza di uno dei colletivi hip hop più influenti di sempre: i Wu-Tang Clan. Altra sorpresa, se così si può chiamare, la scelta di mettere headliner i Phoenix. Curiosa scelta, visto che di Bankrupt! ancora non si sa niente. Che sia un bomba di album? Vedremo.

Mi sarebbe piaciuto vedere i Foals in mezzo alla marasma di gente, così come tanti altri, ma con tutti i nomi che ci sono è difficile rimanere scontenti.




#bestfestivalever?

Ancora non sappiamo nulla di Glasto, che dopo la pausa per le Olimpiadi dello scorso anno dovrebbe e potrebbe tornare alla grande.




Cos'è #bestfestivalever?

E' l'hashtag con cui si sono presentati per la presentazione. Presentazione mandata in streaming sul canale YouTube del Primavera Sound che sembrava un vero e proprio show. Si sapeva che sarebbe stato qualcosa di grosso. Una conferenza stampa in catalano di cui non ho capito una singola parola (se non i nomi dei gruppi) ma verso cui ho provato un'empatia enorme, soprattutto al momento dell'annuncio della line-up.




#bestfestivalever?


Per adesso sì.




Qui il video di presentazione.

venerdì 18 gennaio 2013

A volte ritornano


Il 2013 pare essere l'anno dei grandi ritorni. Poco tempo fa David Bowie su tutti con The Next Day di cui difficilmente vedremo un tour. Ma anche e, anzi, soprattutto grandi ritorni della scena musicale '00s: gli Yeah Yeah Yeahs (qui nella foto) capitanati da una biondissima Karen O (oh, è bionda. BIONDA!!) con Mosquito, album che si è già accreditato il titolo di peggior copertina del 2013. Ma a noi interessa la musica e il quarto album degli YYYs sarà, a detta loro, "molto lo-fi". Attesi per aprile. Pochi giorni prima invece sarà la volta di quei fancazzisti degli Wavves, di cui si son perse le tracce dopo l'acclamatissimo King Of The Beach del 2010. Anche i Vampire Weekend torneranno ed Ezra Koening e soci ci hanno dato già un assaggio di nuovo materiale il giorno di Halloween dello scorso anno. I canadesi Arcade Fire, dopo migliaia di rumors, hanno annunciato di essere in studio di registrazione con James Murphy (!!!!!!!!), ex leader della mai abbastanza compianta dance-punk band LCD Soundsystem. Da vent'anni a questa parte invece attendiamo l'album dei My Bloody Valentine: annunciato, concluso ma di cui ancora non si sa niente. Il 2013 pare essere l'anno buono. Sicuramente il 2013 sarà l'anno buono per rivedere i francesini Phoenix che da poco hanno rilasciato l'epilettico teaser (andare sulla loro home page per capire) del loro nuovo album Bankrupt!. Rumors insistenti invece vedono protagonisti Arctic Monkeys, a quanto pare in studio per il loro quinto album sperando abbiamo lasciato in America brillantina e giacche da rider; e Strokes che, secondo la stazione radio di Seattle 107.7 The End, avrebbero rilasciato alla radio stessa un presunto nuovo singolo intitolato All The Time. In studio anche gli Strokes dunque, come sembrano in studio di registrazione anche gli MGMT. Già tornate invece band come Yo La Tengo, Beach Fossils e a breve Veronica Falls.
Scongiurata la fine del mondo, la scena indie che ha avuto più successo (commerciale e non) ha scelto il 2013 come anno di rilancio e di ritorno. Don't believe the hype, diceva Alex Turner, ma qui di hype ce n'è anche troppo e si spera di non rimanerne delusi.

giovedì 17 gennaio 2013

Tow The Line


Tow The Line è il titolo dell'ultima canzone di Nick Drake, ritrovata dopo anni dalla sua scomparsa. Tow The Line è anche il titolo della compilation della Martiné Records. Compilation che è un doppio tributo: a Nick Drake, poiché è uscita per celebrare i 40 anni del suo capolavoro folk Pink Moon; e alla scena musicale di Pavia, base operativa della Martiné Records. L'etichetta non è nuova a questo tipo di tributi, in quanto è già stato rilasciato un tributo a John Lennon intitolato A Day In The Life. Tow The Line è composto da 13 tracce (12+1 bonus track) che ripropongono i migliori pezzi del songwriter scomparso, spoglie della malinconia e della semplicità di cui erano rivestite ma che comunque non ne perdono l'essenza (sentire Place To Be per credere e la bonus track From The Morning). Qui sopra trovate la copertina (che ricorda vagamente quelle dell'attuale Sacred Bones Records), mentre nel link qui sotto il profilo Bandcamp dell'etichetta per la compilation.

Tow The Line - Songs By Nick Drake

martedì 15 gennaio 2013

WEIRD.


L'amore che si scontra sulla sua negazione. La sofferenza che si schianta contro l'uomo. Il calore in contrasto col gelo. Gli amori impossibili e le sue vittime. Una tempesta di elementi che scatena un'altra tempesta: quella di Desert Love for Lonely Graves. Chitarre, riverberi, colpi di batteria e giri di basso alla base di tutto. Shoegaze puro, sofferto, con tracce che si susseguono e si raccontano. Un concept album sull'amore che non può emergere, sulla suo stato di presenza/assenza. Sette tracce che raccontano uno stato d'animo, o più.
Loro sono i Weird., giovane shoegaze band di Roma al suo primo e abbastanza chiacchierato sulla rete album d'esordio. Il solito Hype che pervade le band emergenti e che in questo caso si fa rispettare. Un album raffinato e allo stesso tempo sporco. Ho usato molti termini opposti per parlare di questo disco. Ascoltatelo e capirete perché è così sorprendente. E sorprendetevi a controllare l'età dei componenti.

Qui l'album in free download.

lunedì 14 gennaio 2013

Premiere: primo singolo dei Brothers In Law


Finalmente il primo (e aggiungo io, bellissimo) singolo dei Brothers In Law estratto da Hard Times For Dreamers, loro album d'esordio che anticipa la loro partecipazione al SXSW Festival. E a proposito del festival, qui sotto trovate il link con il singolo, e al suo interno un ulteriore link per supportare economicamente la band per il viaggio tramite l'acquisto dell'album in tutte le versioni possibili e immaginabili: dal vinile a tiratura limitata, al digital download, fino al cd. Ascoltatelo e SUPPORT!

The 405 premiere: Brothers In Law - Shadow II (Leave Me)

venerdì 11 gennaio 2013

Dropp


Piemonte e musica elettronica paiono avere un legame strettissimo: il caso più lampante è ovviamente quello dei Subsonica ma siamo reduci dall'anno che ha visto i Drink To Me come uno dei migliori gruppi italiani in circolazione (il migliore su questo blog, e non solo qui). I Dropp sono l'ennesima dimostrazione di questa regione che coltiva artisti di un certo stampo. Loro sono tre ragazzi di Torino e hanno già all'attivo qualche EP. L'ultimo lavoro del trio si chiama IIII ed è uscito allo scadere dello scorso anno ed è abbastanza emblematico per riassumere quelli che sono gli ultimi trend dell'elettronica targata 2k12: c'è la darkwave di Grimes e il ritmo degli Hot Chip (Circular Knives), la witch house dei genietti Purity Ring (A-Symmtry e Memory's Frst), il groove proprio dei Drink To Me (Cyclic Falls) e qualche schizzo vagamente accennato dei canadesi Crystal Castles (Squares 'n' Sphrs). Insomma tante influenze di ottima qualità, simbolo anche di un'ottima annata, che miscelate insieme danno ai Dropp una propria identità e personalità.

Per sentire qualcosa e seguirli: profilo Facebook, fanpage Facebook e canale YouTube.

mercoledì 9 gennaio 2013

Il buon David


Ieri non ne ho parlato perché era la notizia all'ordine del giorno e sarebbe stato solamente ridondante scriverci qualcosa. Ma in ogni caso celebriamo il ritorno di David Bowie e del suo nuovo album (qui sopra la copertina, qui l'idea dietro all'artwork) con una playlist. Playlist non casuale: infatti i brani selezionati sono gli stessi che hanno accompagnato il mio pre-Capodanno, scelti un po' a culo e senza nemmeno avere a disposizione l'intera discografia del Duca Bianco. Mai avrei pensato che qualche giorno dopo la fine del 2012 Bowie sarebbe tornato. Una gran coincidenza insomma. Vi ripropongo la playlist, con aggiunte Sound And Vision e Where Are We Now, primo pezzo estratto da The Next Day.
Buon ascolto.

Playlist/Il buon David

lunedì 7 gennaio 2013

Tornano gli Suede


Tornano gli Suede e lo fanno con un nuovo album in uscita a marzo intitolato Bloodsports. Uscita che sarà preceduta da un singolo, It Starts And Ends With You, e che segnerà il ritorno della britpop band a 11 anni di distanza da A New Morning del 2002. Nel frattempo è stato rilasciato oggi nel loro sito un nuovo brano in free download intitolato Barriers. Lo trovate qui sotto:

Suede - Barriers

giovedì 3 gennaio 2013

Primi concerti del 2013


E' cominciato un nuovo anno, a breve usciranno anche i primi album e ricominceranno anche i tour delle varie band dopo questa pausa, diciamo, "di fine anno". E perché no, facciamo una bella lista di date di artisti che passeranno qui in Italia in questi primi mesi del 2013. Una lista di quelli che secondo me vale la pena vedere con un prezzo ragionevole, senza spendere un occhio della testa per vedere i Mumford & Sons o la parodia dei Muse. Cominciamo:

Breton
Usciti nel 2012 con un album piuttosto carino, saranno in Italia per 3 date: 23-24-25 gennaio rispettivamente al Magnolia di Milano, allo Spazio 111 di Torino e al Covo Club di Bologna.
Ascolta: Breton - Edward The Confessor (live)

Dinosaur Jr.
Una delle poche band che sono riuscite a riaffermarsi dopo una reunion. Reduci dell'ultimo album uscito a settembre I Bet On Sky, saranno al Bloom di Mezzago il 15 febbraio. Se vi piacciono le schitarrate non potete mancare.
Ascolta: Dinosaur Jr. - Live on KEXP

The Ravonettes
Tre date anche per i danesi Raveonettes, band che mischia shoegaze e noise pop. Usciti anche loro nel 2012 con l'album Observator, saranno in Italia per tre date: 17-18-19 febbraio rispettivamente al Circolo degli Artisti di Roma, al Tunnel di Milano e al Velvet di Rimini.
Ascolta: The Raveonettes - Gone Forever (live)

Sigur Ròs
Band che non ha bisogno di presentazioni. Tornano in Italia dopo la magnifica performance dell'A Perfect Day Festival per due date: 18 febbraio al PalaArrex di Lido di Jesolo e il 19 al Forum di Assago.
Ascolta: Sigur Ròs - (untitled 1) (live)

METZ
Rigorosamente in maiuscolo (altrimenti s'incazzano), una delle band più rock e sorprendenti del 2012. Alcuni dicono che sono i nuovi Nirvana, altri dicono i nuovi Sonic Youth: insomma è roba pesante e rumorosa, e la potrete sentire il 20 febbraio al Ligera di Milano, il 21 al Traffic di Roma e il 22 al Freakout di Bologna.
Ascolta: METZ - Live on KEXP

Crystal Castles
Sì è vero, nell'ultimo album paiono essersi dati una calmata, ma i live dei Crystal Castles son sempre qualcosa al limite. Di cosa? Al limite di tutto. D'altronde con una pazza come Alice Glass sul palco non ci si può aspettare altro. Il 23 febbraio saranno all'Estragon, mentre il 24 all'Alcatraz di Milano.
Ascolta: Crystal Castles - Baptism (live)

Local Natives
Il loro secondo album è uno dei più attesi del 2013 e così sarà anche il loro live. Ed entrambi sembrano promettere molto bene. Saranno al Tunnel di Milano il 28 febbraio.
Ascolta: Local Natives - Sun Hands (live)

FIDLAR
Altro gruppo tutto in maiuscolo e anche loro faranno un casino della Madonna tra skate-punk e hardcore. Unica data al Lo-Fi di Milano l'8 marzo.
Ascolta: FIDLAR - Cheap Beer (live)

Beach House (foto)
Molti parlano di live noiosi, molti altri di live piacevolissimi. In ogni caso se non li avete mai visti (come me) lo potete fare in tre date: 9 marzo all'Estragon di Bologna, il 10 al Piper di Roma e l'11 ai Magazzini Generali di Milano.
Ascolta: Beach House - Myth (live)

Black Rebel Motorcycle Club
Personalmente uno dei primi gruppi che mi ha avvicinato alla musica indipendente. Quindi dire che sono abbastanza imperdibili (se non fosse per le distanze) è poco. Due date: 18 marzo Magazzini Generali di Milano e 19 Hiroshima Mon Amour di Torino.
Ascolta: Black Rebel Motorcycle Club - Whataver Happened To My Rock'n'Roll (live)

Il tramonto visto da Jamie xx


Primo post del 2013, messo su un po' di fretta viste le modifiche programmate e non eseguite alla grafica del blog, ma tant'è. Jamie xx, deus ex machina del gruppo inglese The xx noto anche come dj e produttore, ha rilasciato una sua personale versione di Sunset, traccia presente nell'ultimo album della band Coexist. La traccia è disponibile in free download per le prossime 72 ore. Approfittatene!

Scarica gratis la versione di Sunset di Jamie xx