sabato 1 settembre 2012

A Perfect Day Festival: The Killers


Purtroppo arrivare a vedere tutti i concerti è impossibile. Ed è un peccato, perché proprio ieri è iniziato l'A Perfect Day Festival a Verona, probabilmente il miglior festival di musica che si è visto quest'anno nel nostro paese. Io non ci son stato. Ma per fortuna ci sono gli amici. Nicolò Sabbatini è mio amico e lui ieri sera c'era.

"Saba, tu vai a vedere i Killers vero?"
"Certo"
"Senti, io purtroppo tra esami e soldi non riesco a venire su. Ti va di scrivere un resoconto sul concerto per il mio blog poi?"

"Ti avviso, io sono molto di parte, lo sai.."
"Per questo te l'ho chiesto"


Molti direbbero che far raccontare un concerto da un fan sfegatato mancherebbe di obiettività. Io dalla mia dico che solo un fan saprebbe descrivere le intense emozioni e i minuziosi dettagli che l'esibizione sa dare, perché il fan vuole incamerarsi tutto dentro di sé di quel momento. Ecco perché Nicolò ci racconta la prima giornata dell'A Perfect Day:

Piccola Prefazione: le valutazioni che vado ad inserire in questa breve recensione dell’ A Perfect Day Festival 2012, sono state effettuate dal sottoscritto in maniera completamente parziale quale grandissimo fan dei The Killers e quindi ogni commento va analizzato con la stessa veridicità dell’opinione di uno juventino in una discussione riguardante Calciopoli.

A Perfect Day Festival 2012- 1° giornata

Raccolgo con grande onore l’invito fatto dal redattore de “l’Indie-cappato” Luca Petinari, che bloccato dagli impegni universitari non è riuscito ad accompagnarmi in questa avventura veneta fatta di scrosci d’acqua,italianità ed emozioni. Raccolgo dunque quest’invito cercando di valutare cronologicamente una giornata pieno di spunti narrativi.

Rockerbus – Quando prenoti un autobus che dovrebbe essere Rock’n’Roll, ti aspetti qualcosa di aggressivo, spudorato, esagerato, “caciarone” o addirittura cafone. Io probabilmente sono salito sull’autobus delle suore.
Non me ne si voglia, è un servizio perfetto e il rapporto qualità/prezzo è invidiabile (55 euro A/R dalla mia natia Senigallia), l’autista Salvatore sempre col sorriso sulle labbra (a meno che si entri a bordo con scarpe piene di fanghiglia), eppure mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente. La gente sul bus sembra piuttosto farsi gli affari tuoi e quasi guarda con indignazione qualsiasi vano tentativo di far un po’ di confusione a bordo. Neanche una musica di sottofondo. Basta, mi accendo l’Ipod e avvisatemi quando arriviamo a Verona. Sulla fiancata rose blu aerografate, neanche fosse il pullman del fioraio.
Voto 6 – FLOREALE

Castello Scaligero (Villafranca di Verona) – Fare un concerto all’interno di un vero castello non è da tutti e anche i Two Door Cinema Club lo evidenziano durante la loro esibizione. La cornice è suggestiva ma non c’è il tutto esaurito, Romeo e Giulietta sono rimasti a casa, spero non vadano a vedere i Green Day a Bologna.
Voto 7 - PITTORESCO

Zeus – Come qualsiasi altra divinità decide di infastidire le vite delle povere anime terrestri, e così il dio greco del tempo (ma soprattutto del maltempo) decide di gettare dall’Olimpo un mezzo monsone sulle teste di noi malcapitati scaligeri temporanei. Per fortuna tutto finisce verso le 20.30, poco prima dell’esibizione dei TDCC. Io ho preso la polmonite e diverse raganelle all’interno dello zaino. Le farò ricevere la parcella del mio medico.
Voto 4 – PORCO

DZ Deathrays – Cenerentole della manifestazione come il Nordsjaelland ( o come Madonna si scrive) in Champions League, hanno il compito di aprire la giornata, il meteo ancora regge e loro sembrano pronti a dilagare e lo fanno, mi ricordano un mix tra gli White Stripes e gli Eagles of Death Metals. Il batterista è un idolo e con lo sputo verso il cielo alla Triple H conquista i nostalgici della WWF. Bravi, carismatici seppur acerbi. La domande sorge spontanea: con il resto della lineup, loro cosa c’entrano? Solito VivoConcerti alla “viva il parroco”.
Best Track Live - No Sleep
Voto 7 – ESTRANEI

TEMPER TRAP – vincono decisamente la sfida del merchandising più interessante, le loro maglie sono le uniche che sarebbero interessanti se indossate da qualcuno, non si limitano al classico logotipo e ciao.
Partono direttamente con London’s Burning, a mio avviso il pezzo più interessante del nuovo cd, e cercano di fare il possibile nonostante stia piovendo a dirotto. Love Lost cade però a pennello e ricordando il loro celeberrimo video (http://www.youtube.com/watch?v=yMuuc_pqx2s), un po’ mi emoziono e ammetto che quando vado a correre la metto in alternativa a Eye of the Tiger quando la mia milza non ce la fa più, (sì… va bene a volte simulo anche le coreografie…).
Poi però perdono incisività, i cavalli di battaglia finiscono e il nostro amico frontman con gli occhi a mandorla si muove un po’ troppo alla Cristiano Malgioglio. Fermatelo! Arriva Sweet Disposition, tutti la stavano aspettando. Grazie ragazzi ma adesso vogliamo i prossimi.
Best Track Live- Love Lost
Voto 5 – SUSHI BAR

Two Door Cinema Club – reduce dalla mia esperienza Erasmus, posso dirvi che in Catalunya sono celeberrimi e le loro hit si ballano alla grande. Ho grande attesa, non lo nascondo.
Un applauso al loro tecnico che fa praticamente tutto da solo per preparare il palco, non avrà neanche 25 anni e da solo fa di più di tutto lo staff VivoConcerti. Stoico.
Il gruppo inizia e hanno grande personalità, il cantante live è veramente bravo e il bassista secondo me se ne farà almeno 3 o 4 stasera. Il repertorio è limitato e quindi puntano tutto nel presentare alcuni nuovi singoli del prossimo cd, prevedo cose buone soprattutto dal brano Sun che ha entusiasmato tutti, cosa difficile in Italia dove se non conosci già il pezzo la gente passa tutta la durata della canzone giocando a Fruit Ninja. Bella What you Know, rovinano tutto con I Can Talk che dal vivo perde tutto, fa schifo e voglio piangere.
Best Track Live – Sun
Voto 7 – ADRENALINA

Pubblico Apd2012 – prima di arrivare al gran finale di Brando Fiori e compagni, una parentesi speciale per la gente che mi ha fatto compagnia durante l’avventura. Era il mio secondo giorno tornando da questa vita parallela chiamata Erasmus e te ne accorgi subito quando torni nel belpaese, a causa di due categorie di persone:
-I Furbi – cercano di passare ovunque si possa passare, tra uno zaino e l’altro, sotto le gambe delle donne, tramite l’uso di Jetpack. Utilizzano scuse trite e ritrite (“ho un amico là davanti!” – “bhè non può venire lui qua da te?”) e si lamentano per la mancanza di educazione se non li lasci andare davanti a te. Un mio amico senigalliese li inviterebbe a “gì a capà i fagiulini” Voto 2 - ONE DIRECTION (e ci siamo capiti quale…)
- Quelli come te – che portano pazienza, che scambiano opinioni, che attendono fremendo l’arrivo del loro idolo, che conosci solo per due ore ma ci parli come se non li abbandoneresti mai. Questi sono il lato più bello di un Festival, più delle rockstar, quelli per cui vale il prezzo del biglietto.
Voto 10 – ITALIANI

The Killers – li attendevo da una vita, fremevo per cantare i loro pezzi, con i Phoenix occupano il 70% della mia biblioteca musicale. E non deludono…
Le cantano tutte ma veramente tutte, Brandon è unico, Ronnie Vannucci con il suo immancabile Gong è sempre pronto, Keuning e Stormer fantastici Gregari. Uno show arricchito da luci, fumogeni, coriandoli e note ma incredibilmente impoverito da un’acustica pessima (VivoConcerti ancora voi, ma che madonna….)
A mio avviso con Strokes, Arctic Monkeys e Franz Ferdinand, i Killers fanno parte della ristretta cerchia di RockBand che hanno fatto il decennio ’00 e che appaiono ancora attualissimi nella prossima decade.
L’omaggio a Verona con Romeo e Juliet è stato doveroso, non la suonavano veramente da tanto tempo.
La perfezione della scaletta era vicina ma non mi hanno fatto Don’t shoot me Santa Claus (Ok! Non è Natale…)
Ho avuto la fortuna di ascoltarli, ricorderò questo giorno.
Best Track Live – Read My Mind
Voto 9 - HIGHLANDERS

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