sabato 27 ottobre 2012

Concerti in sospeso...


The Pains Of Being Pure At Heart, finalmente di nuovo in Italia, finalmente di nuovo a Bologna. Ad ospitare l'evento è il Covo Club, locale storico e sempre pronto ad ospitare le migliori band del panorama indie. Quella di Bologna è la seconda, piovosa e nebbiosa data di altre due qui in Italia. Data che ha lasciato un po' di amaro in bocca... Ecco perché:
Come già detto per altri concerti, ora vige la regola della puntualità. Ore 22 il Covo apre, il tempo di accaparrarsi il vinile di Belong e di mettersi sotto il palchetto che i Flowers, gruppo spalla, salgono subito per suonare. Descrizione dei Flowers: gruppo twee pop molto influenzato da Pastels e Vaselines. Nient'altro da aggiungere. L'unico particolare che ha fatto sorridere è stato il basso della cantante... con una corda sola.
Molto timidamente i Flowers lasciano il palco e lasciano spazio ai tecnici per smontare/rimontare/sistemare i vari strumenti. Ore 23.30 i ragazzi di New York salgono sul palco e attaccano subito con Heaven's Gonna Happen Now. La carica e la freschezza che questi 5 ragazzi (4 former e una chitarra di supporto) dall'aria piaciona e tranquilla trasmettono è quasi troppa per un luogo così piccolo come la sala del Covo. Il continuo con Belong, tittletrack dell'ultimo album, e Heart In Your Heartbreak infuoca ancora di più i presenti, fino ad esplodere in pezzi come Young Adult Friction ed Everything With You, culminando in My Terrible Friend che ha scatenato i cori da stadio più calcistici che ci siano (popò pòpo popòpopopopo).
Si sa, per una band indie con soli due dischi all'attivo e qualche EP non si può pretendere un'esibizione fenomenale, soprattutto in un locale storico ma con spazi ristretti. Che avrebbero suonato un'ora scarsa lo sapevamo tutti, ma mai ci saremmo aspettati che avrebbero finito addirittura prima tagliando la scaletta. Ebbene sì, qui arriva l'amaro in bocca per un concerto tanto atteso. Tra i più smanettoni che hanno controllato le scalette delle date prima si era a conoscenza della chiusura con l'accoppiata A Teenager In Love e This Love Is Fucking Right, presenti anche nel foglio sul palco con segnati tutti i brani. E allora come mai tagliarle così? Problemi logistici e di tempi non ce n'erano, e nemmeno conflitti interni o di organizzazione vista la scioltezza con cui i membri del gruppo hanno girato per il locale. Non lo so e non lo sappiamo. L'unica cosa di cui sono a conoscenza è che questo concerto è rimasto in sospeso. Vi attendo al varco cari Pains, in attesa di potervi rivedere e di poter sciacquare via questo sapore amaro dalla bocca.

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